Quello di accendere il fuoco è una rituale tanto antico quanto rilassante. Creare calore per la propria casa è un piacere che ci riporta agli albori della civiltà umana. Non è difficile, ma bisogna saperlo fare nella maniera corretta, rispettando l’ambiente, evitando di creare troppo fumo e di sprecare inutilmente combustibile. Per questi motivi Life Prepair, il progetto europeo per la qualità dell’aria ha avviato anche anche per il 2020 la campagna “Brucia bene la legna, non bruciarti la salute”, che si concentra sul corretto utilizzo della legna da ardere. Di seguito tutte le linee guida.
La migliore tecnica per accendere il fuoco è l’accensione dall’alto, perché riscalda in minor tempo la stufa o il camino, e bruciando i gas che altrimenti verrebbero rilasciati nell’atmosfera (o peggio, nella stanza). Per accendere il fuoco dall’alto la legna va disposta collocando in basso i pezzi di maggiori dimensioni e via via quelli di minori dimensioni, avendo comunque cura di non sovraccaricare il focolare. Usa gli accendifuoco (ne esistono anche di ecologici) e pezzetti di legna più piccoli e spaccati, disposti a castelletto sopra i pezzi di legno più grandi. In questo modo la combustione procede più lentamente ed è più controllata.
La legna da combustione perfetta dovrebbe essere stoccata in un luogo asciutto e ventilato per almeno due anni prima di essere bruciata, e portata in casa un giorno prima del suo utilizzo. In alternativa, puoi acquistare legna già essiccata. La legna brucia meglio quando è spaccata. La qualità della legna può essere certificata secondo la norma UNI EN 17225-5. Ricorda di portare in casa la legna il giorno prima del suo utilizzo. Se bruci materiali diversi dalla legna (per esempio, giornali o riviste, cartone, tetrapack, fogli plastici), inquini l’ambiente e danneggi la salute tua e degli altri. Non usare pezzi di mobili: anche se non si vede la vernice, sono generalmente trattati con sostanze pericolose se bruciate. Per lo stesso motivo evita di impiegare cassette e bancali, che possono avere colle inquinanti e viti o chiodi che potrebbero danneggiare la tua stufa. Ricorda inoltre che stufe e camini non sono inceneritori, bruciare rifiuti danneggia l’ambiente e costituisce un reato di smaltimento illecito.
Importantissima, oltre alla scelta dei combustibili e della tecnica di accensione, è la corretta gestione del focolare. La produzione di inquinanti aumenta in caso di continui spegnimenti e accensioni del focolare. Carica nuova legna quando si è formato un letto di braci, non mentre vi è ancora la fiamma. Lascia sempre spazio tra legna e pareti del focolare perché l’aria comburente possa circolare. Per ridurre la quantità di calore, bisogna ridurre la quantità di legna caricata, non ridurre l’ingresso di aria, perché si genera più inquinamento. Un fumo scuro e denso in uscita dal camino è segno di una combustione non corretta e più inquinante. Una buona combustione produce fumi quasi invisibili all’uscita del camino, nessun odore sgradevole, poca fuliggine, cenere fine bianco-grigia, fiamma da blu a rosso chiaro. Se senti odori strani provenienti dalla combustione della legna, significa che la combustione non è corretta o non si sta usando legna vergine.
La manutenzione periodica della canna fumaria permette di prevenire incendi che possono riguardare anche parti dell’abitazione: secondo i dati dei Vigili del Fuoco, ogni inverno in Italia ce ne sono circa 10 mila. L’autocombustione della fuliggine depositata nella canna fumaria può portare la temperatura all’interno del camino a più di 1000 gradi centigradi. Secondo gli esperti la pulizia della canna fumaria andrebbe fatta almeno una volta l’anno, ma se la si usa frequentemente è meglio farla ogni sei mesi.
Quando acquisti un apparecchio a legna, puoi ridurre molto le emissioni inquinanti comprando un apparecchio efficiente e moderno, che inquina molto meno di quelli obsoleti o di scarsa qualità: un vecchio caminetto può superare i 700 mg al metro cubo di polveri sottili, una stufa a pellet di nuova generazione può stare addirittura sotto i dieci milligrammi. Ecco perché AIEL ha lanciato Rottamare ed Educare, il piano nazionale per incentivare a sostituire gli apparecchi di riscaldamento domestico obsoleti con tecnologie avanzate: Per i nuovi apparecchi è stata definita una classificazione, da 1 a 5 stelle, sulla base dell’efficienza e delle emissioni inquinanti. In alcune Regioni (Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna), esistono divieti di installazione e utilizzo degli apparecchi più vecchi e obsoleti. Controlla che il tuo apparecchio non sia fra quelli già oggetto di divieti. Ricorda infine che una efficace riduzione dei consumi e delle emissioni si ottiene coibentando le abitazioni e con altri interventi che migliorino l’efficienza energetica. La legna è una fonte rinnovabile e non deve essere impiegata per alimentare lo spreco energetico. Per questo puoi anche avvalerti degli incentivi e delle detrazioni fiscali previste.
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