E lì cosa accade?
Parcheggia ed entra
Tra queste due azioni, scontate e banali, ci giochiamo un’enorme opportunità di comunicazione: la vetrina!
Ovunque il nostro negozio sia situato è esso stesso strumento di vendita, parte del racconto
iniziato dai vari brand nelle forme più svariate.
E quindi, cosa dobbiamo fare per non sospendere la narrazione? Ecco cosa suggeriscono i professionisti del Visual Merchandising.
Iniziamo tenendo a mente che la vetrina è, da sempre, il biglietto da visita del nostro negozio, l’incipit accattivante, proseguendo in termini letterari, e che serve a raggiungere tre obiettivi: catturare l’attenzione, emozionare e far entrare nel nostro punto vendita.
Nelle aziende del mondo della moda e dell’arredamento, i professionisti specializzati, (i visual
merchandiser) si occupano di progettare sempre nuove vetrine per le varie tappe del calendario commerciale (Back to school, Natale, San Valentino, i saldi, etc).
La cura del dettaglio, l’originalità del risultato sono alla base del desiderio d’acquisto.
Questi ragionamenti valgono anche per il nostro settore. Il consumatore è lo stesso, esce da Zara, dove le vetrine si rinnovano ad un ritmo vertiginoso, entra da Ikea e si sente parte di questo mondo emozionale e poi arriva nella nostra showroom…e cosa trova?
Per rispondere a questa domanda mi appello all’entusiasmante visita a Progetto Fuoco, dove le soluzioni espositive erano ispiranti e di grande qualità.
Penso all’eleganza minimale e alla cura al dettaglio di MCZ, al calore naturale espresso nelle vetrine da Palazzetti, al sapiente uso delle carte da parati e del colore di Termorossi, alla comunicazione di Nordica e a tante altre suggestioni presenti in fiera.
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