E quindi uscimmo a riveder le stelle…

Fino alla sera di venerdì 21 febbraio i dati di affluenza erano i migliori di sempre mentre la giornata di sabato è stata pesantemente condizionata dalle conseguenze dei primi provvedimenti in contrasto alla diffusione del “coronavirus” – il venerdì si è registrato il primo caso di contagio in Italia – anche se ciò fortunatamente non ha compromesso il buon esito della manifestazione.

Ci siamo chiesti cosa Progetto Fuoco, la sua storia e la sua rete, potessero fare per rendersi utili, in questa fase così difficile, a un settore che comunque subirà importanti ripercussioni.
La risposta che ci siamo dati sta scritta nel DNA della nostra manifestazione: ci siamo messi in ascolto per raccogliere la vostra voce, le vostre preoccupazioni e le vostre speranze, per tradurle in numeri e analisi.
E qui troverete un’interessante analisi sui bisogni e le aspettative del settore.
Aiuterà tutti noi a costruire le migliori strategie per il futuro.

Come i teatri, oggi anche le fiere hanno le luci spente. Ma stiamo solo aspettando il momento migliore per ripartire in sicurezza e con rinnovato entusiasmo.

Siamo un motore per l’economia e vogliamo continuare ad esserlo, anche con nuovi strumenti, per offrire opportunità e relazioni.
Saremo gli ultimi a riaprire ma saremo pronti. Perché noi siamo la vetrina di un settore. Siamo il volano del suo business.

Siamo qualcosa che fa crescere competenze perché l’esperienza fieristica genera conoscenza.

Siamo un punto certo di incontro. Siamo la somma che fa la differenza. Vogliamo continuare a lavorare per questo con orgoglio e intelligenza. Per una nuova stagione di benessere. Quando sarà il momento ci vedremo in fiera.