Se per Giuseppe Cinefra è proprio lo smart working una delle soluzioni per il rilancio, con “l’adozione di nuovi strumenti di lavoro da mettere a disposizione dei commerciali per supportarli meglio nella loro attività quotidiana: questo ci consentirà nel medio termine di migliorare la nostra efficienza da diversi punti di vista”, per Sila Ronchiato appare vincente il concetto di vicinanza: “Abbiamo cercato di essere ancora più vicini ai nostri clienti, specialmente a quelli collocati nelle zone più colpite dal virus, con soluzioni di acquisto personalizzate. Ai privati abbiamo dato la possibilità di prenotare la fornitura di combustibile al prezzo pre – stagionale fissando la consegna a domicilio dopo la fine del lockdown. Inoltre abbiamo inserito la possibilità di sottoscrivere un finanziamento per gli acquisti. Da alcuni mesi, in un’ottica di diversificazione aziendale, abbiamo investito nello showroom aggiungendo la commercializzazione di apparecchi termici quali stufe, caminetti e caldaie a biomassa. Con questa novità abbiamo completato tutti gli aspetti del riscaldamento di casa, a biomassa rinnovabile, offrendo al cliente un servizio a 360°”. Un maggior impegno verso la sostenibilità.
Ne parla Daniele Rigamonti: “Abbiamo alzato ancora l’asticella verso la realizzazione di prodotti ad alta qualità e con processi sostenibili. Certamente andiamo verso una maggior attenzione alla logistica distributiva per cercare di avvicinarci alle sempre più pressanti richieste del mercato verso la dematerializzazione del prodotto nei punti vendita, sviluppando piattaforme di vendita online”. “La ricerca e il miglioramento sono un percorso che non si può fermare per un blackout di due mesi – sottolinea Matteo Pippa – Abbiamo solo rallentato alcune novità, ma la biomassa è il nostro pane quotidiano e non possiamo fermarci”.
Gino Scagnoli presenta esempi concreti di otto progetti innovativi in piena fase di sviluppo, tre dei quali saranno disponibili sul mercato a partire dal mese di settembre, mentre gli altri lo saranno dal mese di gennaio 2021. “L’azienda ha piena fiducia nella ripresa del mercato e nella ripartenza del Sistema Italia, investendo in nuovi ed importanti progetti”.
Gianni Ragusa si affida a un’immagine per dare un’idea di ciò che è avvenuto: “Il 9 marzo è stato come se fosse arrivato un enorme blackout. Da quel momento ad oggi abbiamo ristrutturato la nostra azienda rendendola sicura contro i possibili contagi e abbiamo riorganizzato la produzione per sopperire allo stop lunghissimo durato otto settimane. Ma non solo, abbiamo anche dovuto cambiare – come tutti – il modo di confrontarci trasformando i nostri incontri fisici in meeting digitali: così abbiamo riorganizzato la nostra Academy trasformandola in Digital-Academy con corsi di aggiornamento (in 5 lingue) che, in alcuni casi, hanno avuto sessioni con oltre 200 partecipanti”. Infine la sensazione che la situazione generale sia ancora troppo tranquilla la esprime Horst Mayr: “In ufficio si lavora ancora tanto in modalità Home Office, segno che l’azienda e il mercato stanno andando avanti ancora molto lentamente…”
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