Appuntamento in fiera a Verona dal 4 al 7 maggio 2022
ECCO I TREND DEL RISCALDAMENTO A BIOMASSA
Mercato in forte ripresa: in Italia gli apparecchi sono quasi 9 milioni, quasi tutti impianti domestici, il pellet oggi vale un quinto del mercato. Barbieri (Piemmeti-Progetto Fuoco): «Pronti a bissare i numeri pre-pandemia. Positive risposte anche dall’estero, grazie anche ai bus navetta gratuiti dagli aeroporti, alle missioni di operatori organizzate dall’ICE e alle misure di sicurezza intraprese».
Verona, 6 dicembre 2021 – Dalle stufe ai caminetti passando per caldaie, barbecue e cucine a legna e pellet: il settore degli apparecchi a biomassa cresce dopo la flessione causata dalla pandemia. E cresce anche l’attesa per Progetto Fuoco, la manifestazione di riferimento a livello internazionale per il settore, promossa da Piemmeti, che torna dal 4 al 7 maggio 2022 in fiera a Verona. Ad oggi più del 90% dei produttori ha già confermato la propria presenza; si punta ora a bissare il traguardo dei 60.000 visitatori, tra cui 15.000 stranieri, della scorsa edizione: una macchina organizzativa che va avanti in sicurezza, con tutte le misure necessarie al contenimento della pandemia. «Le adesioni – conferma Raul Barbieri, direttore generale di Piemmeti – sono a livelli prepandemia: le misure adottate alla Fiera di Verona e quelle adottate dai Governi ci consentono di svolgere una manifestazione in piena sicurezza. Le normative d’ingresso prevedono il possesso del green-pass base, l’obbligo di indossare la mascherina e il rispetto del distanziamento sociale. In Fiera inoltre sarà attivo un punto tamponi».
UN SETTORE IN CRESCITA: IN ITALIA 9 MILIONI DI APPARECCHI
Dopo la brusca frenata del lockdown di inizio 2020, il settore è tornato a crescere nella seconda metà dell’anno, confermando il trend positivo lungo tutto il 2021. In Italia, al 2020, secondo i dati di AIEL – l’Associazione italiana energie agroforestali – è presente un parco di 8,7 milioni di apparecchi e caldaie a biomasse. Di questi generatori, 8,4 milioni (97%) sono apparecchi domestici adibiti al riscaldamento, e 300 mila (3%) sono caldaie, ovvero apparecchi installati, quasi sempre, in un locale tecnico per il riscaldamento di unità abitative o uno o più edifici residenziali o commerciali. Gli apparecchi più rappresentati sono gli apparecchi alimentati a legna da ardere, che contano 6,6 milioni (74,0%) di pezzi, mentre gli apparecchi alimentati a pellet sono 2,3 milioni (25,8%). Gli apparecchi a cippato risultano ancora meno diffusi come numero di pezzi (circa lo 0,2% degli apparecchi installati), tuttavia interessano principalmente caldaie di maggiori dimensioni.
CRESCE IL PELLET SULL’ONDA DELLA SOSTENIBILITÀ
Il consumo di biocombustibili solidi in Italia per il riscaldamento del settore residenziale e commerciale, secondo AIEL, si attesta abbastanza stabilmente tra le 15 e le 20 milioni di tonnellate, con in atto una graduale sostituzione della legna da ardere con il pellet. Tra il 2010 ed il 2020 la legna da ardere è passata infatti dall’85% al 70% del consumo, con un calo del 15% che consiste in quasi sei milioni di tonnellate. Il pellet viceversa è passato dall’8% nel 2010 al 22% nel 2019 con un aumento del 14% che consiste in quasi due milioni di tonnellate. La variazione che riguarda il cippato è molto limitata e descrive un mercato, quello delle caldaie di medie e grandi dimensioni, che risulta molto più stabile e di entità molto più ridotta, in termini di consumo, rispetto a quello degli apparecchi e caldaie domestiche.
PROGETTO FUOCO 2022, TRA TECNOLOGIA E INNOVAZIONE
«Stimoli preziosi che vengono da un mercato in continua innovazione», commenta Raul Barbieri direttore generale di Piemmeti. «Il nostro è un percorso orientato alla sostenibilità. Quella dalle biomasse è un’energia rinnovabile, economica e sicura: per utilizzarla, gli alleati più importanti sono la tecnologia e la voglia di innovare. Progetto Fuoco 2022 metterà al centro proprio questi temi, e la risposta per ora è notevole: al di là dell’ottimo riscontro sul fronte espositori, sono iniziate le attività di recall sui visitatori che stanno rispondendo all’invito di venire a Verona, facilitati dai bus navetta gratuiti dagli aeroporti di Venezia e Bergamo, dalla distanza relativamente breve (a parte gli italiani, la maggior parte dei 15.000 operatori esteri proviene da destinazioni europee raggiungibili in auto o con volo a corto raggio) e soprattutto dai provvedimenti del Governo italiano e di tutti i Governi europei – sottolinea Barbieri – che mirano a garantire il proseguimento dell’attività fieristica. Anche l’Agenzia ICE-ITA sta organizzando una missione di 50 operatori qualificati provenienti dai principali mercati di sbocco della produzione italiana, a conferma dell’attenzione che anche le Istituzioni riservano al più importante appuntamento internazionale di questo settore».
Progetto Fuoco si svolgerà a Verona dal 4 al 7 maggio 2022.
Oltre alle esposizioni troveranno spazio anche convegni, workshop, dimostrazioni pratiche e occasioni di formazione, distribuiti in 7 padiglioni della Fiera di Verona, su un’area espositiva di 130mila metri quadri. In prima linea, assieme alle grandi imprese, saranno presenti giovani innovatori e startup. Queste ultime troveranno posto nella seconda edizione di “Give Me Fire – Progetto Fuoco European Startup Award”, la challenge promossa da Progetto Fuoco e Blum che vedrà numerose aziende innovative italiane ed europee sfidarsi a colpi di pitch con cui presenteranno i loro prodotti tecnologici relativi al settore del riscaldamento a biomassa. Durante Progetto Fuoco 2022 ci sarà anche un hackathon, una maratona di programmazione in cui i giovani innovatori proporranno soluzioni ai problemi posti da tre aziende leader del settore: MCZ, Edilkamin e LaNordica-Extraflame.
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