In particolare, quest’ultimo ha trasformato la traiettoria umana come nulla prima.
Solo grazie all’uso del fuoco siamo stati in grado di cucinare il nostro cibo, estraendo da esso una quantità di nutrienti superiore.
Da un punto di vista culinario è molto importante sapere da dove proviene un pezzo di legna da ardere e come è stato preparato; segue poi l’estrema importanza del tema della sostenibilità: l’albero proviene da una foresta gestita in modo sostenibile?
Infine, la questione della logistica e dei trasporti è sempre più al centro dell’attenzione: quanto ha viaggiato il legno?
Insieme mandano un messaggio chiaro: la tracciabilità del legno è fondamentale!
Fortunatamente, questa è già una pratica comune nel settore del legno e della silvicoltura.
Tradizionalmente, questo viene realizzato tramite sistemi di identificazione e infotracing, collegati a database nei quali sono registrati dei contrassegni stampati.
Un processo lungo e costoso che può essere falsificato o manipolato.
BLOCKCHAIN
Le tecnologie emergenti offrono grandi opportunità per rafforzare i metodi relativi alla manomissione delle informazioni. Fra le più innovative, la tecnologia blockchain.
Attraverso entità distribuite, i cosiddetti nodi, vengono aggiunti nuovi blocchi di dati a una catena di informazioni digitali. L’intera catena è sottoposta a crittografia, il che la rende altamente sicura e resistente alla manipolazione. Inoltre, le informazioni dei singoli blocchi e dell’intera catena sono sempre visibili a tutti gli utenti autorizzati, rendendole intrinsecamente trasparenti e ancora più difficili da hackerare.
Poiché il processo è decentralizzato, esso viene anche definito “tecnologia basata su registra distribuiti”.
Ma come viene applicata questa tecnologia nel tracciamento del legno?
Al momento del censimento, le coordinate GPS di un albero vengono registrate in un blocco di dati. Questo blocco viene, quindi, aggiunto in modo sicuro alla blockchain. Sul tronco di ogni pezzo di legno viene associato un “tag intelligente”, smart tag, (codice QR, chip RFID, ecc.) che lo collega alle informazioni GPS nella blockchain.
Ogni volta che il tronco arriva alle varie destinazioni lungo la catena di approvvigionamento, il suo smart tag viene scansionato e rivela dove è stato censito quel pezzo di legno. La posizione viene automaticamente verificata rispetto a un database di aree di disboscamento illegale. Nel caso in cui provenisse da una zona in cui il taglio non è consentito, sarebbe immediatamente segnalato.
Il dato relativo alla transazione digitale che si genera attraverso tali interazioni viene, quindi, aggiunto continuamente alla blockchain, consentendo il monitoraggio completo e sicuro del viaggio di un albero, dalla foresta al prodotto finito.
Per la legna da ardere il sistema potrebbe essere utilizzato anche per verificare che il pezzo di legno sia stato effettivamente essiccato all’aria aperta, per il periodo di tempo richiesto e nel luogo adatto. Naturalmente, questo sistema garantisce il trasferimento affidabile e sicuro delle informazioni alle porzioni di albero tagliato o lavorato, attraverso smart tag.
Esistono poi, ulteriori modalità per la verifica delle informazioni sulla provenienza. Le principali tra queste sono il fingerprinting isotopico e genetico. Mentre l’uno sfrutta le variazioni naturali degli isotopi stabili (forme di atomi non radioattivi) immagazzinati all’interno del legno, l’altro analizza i modelli genetici unici del legno. Entrambi vengono confrontati con archivi di campioni esistenti, consentendo una localizzazione accurata.
Se usati frequentemente, entrambi i metodi sono un forte deterrente per attività fraudolente.
Ultime normative
Pulizia della canna fumaria, come e quando dev’essere fatta
Evoluzione degli incentivi per il riscaldamento a legna in Francia
Incentivi sul riscaldamento a biomassa: la situazione in Francia
Rottamare ed educare: le azioni per rilanciare il riscaldamento a legna e pellet