Klover: fuoco e passione

La passione per il lavoro, la forte determinazione e la voglia di crescere, trasmessa di padre in figlio, ha trasformato quella che era una piccola azienda artigiana in un’evoluta realtà imprenditoriale stimata in Italia e nei principali mercati internazionali per qualità e innovazione, valori di solida tradizione familiare.

“Papà si chiama Santo Muraro e nel 1991 da un’azienda nel settore delle biomasse fece nascere Klover srl”. Parte così per Mario Muraro attuale titolare dell’industria di San Bonifacio (Verona), la sua storia imprenditoriale.

“Durante i primi dieci anni farsi strada in un mercato dominato dai grandi marchi è stato molto difficile; ma poi nel 1999 inventiamo il sistema Sicuro Top, ovvero un sistema idraulico a serpentina che mantiene a zero la pressione dell’acqua nella caldaia, evitando pericolosi aumenti di pressione. In questo modo alle caldaie a legna non servivano più né valvole di sicurezza né vaso aperto e il brevetto presentato nel 2000 a Progetto Fuoco ci ha permesso di alzare il fatturato del 20% annuo fino al 2013. Dopo tre anni difficili, nel 2016 mi sono reso conto che la nostra piccola azienda risultava molto appetibile proprio per la sua capacità di innovare costantemente: così ho avvertito l’esigenza di farmi affiancare nella progettazione da un tecnico molto capace e con esperienza consolidata, l’ingegnere Gledis Hysenaj”.

Azienda giovane, punto di forza dell’innovazione

“Il sogno di ogni progettista – precisa Hysenaj – è di avere carta bianca, tanto nel design quanto nell’espressione tecnica: e qui, lavorando con Mario Muraro che è tra i pochi titolari – progettisti del nostro settore, mi è stata data la possibilità di esprimermi al 100%. Oltre alle tecnologie e ai prodotti sviluppati in questi tre anni, ho curato personalmente anche il marketing e la messa in produzione, parti fondamentali dell’accompagnamento del prodotto stesso sul mercato”.

L’azienda è giovane (età media 35 anni), con produzione totalmente interna. Punto di forza è la tecnologia, riprende Muraro: “Il binomio con Gledis si è dimostrato vincente, tanto che nel 2018 a Progetto Fuoco abbiamo potuto presentare tre nuovi brevetti che l’anno prima avevano fatto salire il fatturato del 31% (2017) e del 65% (2018), portandoci nel 2020 ad oltre 20 milioni di fatturato. Inoltre nel 2018, Klover ha ampliato il suo polo logistico a San Bonifacio. Qui avviene l’intero processo produttivo, fino allo stoccaggio e alla distribuzione. L’espansione della struttura ha comportato l’aggiunta di nuovi spazi che hanno incrementato le linee produttive ed aumentato la capacità del magazzino, portando il polo logistico a un’area complessiva di 22.000 mq. Ciò ci permetterà di rispondere in modo ottimale ad una domanda sempre in crescita. E’ iniziata così la competizione con le grosse industrie nel campo delle stufe a pellet. Oggi vantiamo una gamma molto ampia Aria e Hydro, circa 106 modelli, 75% dei quali sono aggiornati all’ultima tecnologia come il braciere autopulente, la dosatura automatica del pellet ed il WiFi.

Vocazione export

L’azienda veronese guarda al mercato estero con grande attenzione: “Contiamo di aumentare l’impegno sull’export che oggi copre il 30% della produzione – spiega Mario Muraro – puntando in questo periodo soprattutto sulla Francia che si presenta come importatore sempre più interessato ai nostri prodotti. Al momento esportiamo soprattutto in Olanda, in Francia, Belgio, Inghilterra, Spagna, Portogallo e Russia. Nel campo formativo nell’area riservata del nostro sito da agosto 2020 è inoltre attiva la Klover ACADEMY, la prima piattaforma digitale che spiega a tecnici e rivenditori come gestire a livello tecnico i nostri prodotti”.