Il fuoco è un elemento ideale per creare un’atmosfera accogliente e per scaldare l’ambiente, ma può anche rappresentare un pericolo se non si fa attenzione. La combustione, infatti, determina con il tempo l’accumulo di fuliggine e particolato che si attaccano ai lati cella canna dove passa il fumo. Se non si rimuovono con regolarità questi elementi potrebbero incendiarsi. La pulizia della canna fumaria diventa quindi una di quelle operazioni che è necessario svolgere periodicamente, altrimenti si rischia di avere ritorni di fumo in casa, mettendo così a rischio la sicurezza di tutto l’ambiente.
Molto importante per il buon funzionamento della canna fumaria è il tiraggio. Se questo non è ottimale si rischia che la casa sia invasa da fumo, fuliggine e esalazioni irrespirabili. Per evitare questa situazione è indispensabile procedere alla pulizia. Questa deve essere fatta, però, esclusivamente da un professionista abilitato in quanto la legge non tollera improvvisazioni domestiche con conseguenti rischi all’incolumità delle persone.
La pulizia della canna fumaria in acciaio non è un’operazione complessa, ma è comunque rischiosa e ci vogliono strumenti particolari per la sua esecuzione. Proprio per questo motivo si chiamano ditte specializzate, in quanto la pulizia annuale va certificata come richiesto dalla legge. Chi opera la pulizia impiega tecniche specifiche e utilizza particolari protezioni per evitare il contatto diretto con sostanze tossiche. L’ambiente dove si trova la stufa o il camino viene ricoperta per evitare che si sporchi tutto di fuliggine.
Con una spazzola di forma circolare collegata a una corda si procede alla raschiatura della canna fumaria dall’inizio alla fine, passandola anche più volte se necessario. Alla fine osservando la canna con una torcia si vedranno le pareti ben lisce e regolari. Prima di mettersi a fare questa operazione, in tutti i casi, è bene salire alla sommità del camino, sul tetto per verificare che non ci siano nidi o volatili che hanno fatto lì il loro nido.
É buona norma eseguire una manutenzione annuale per gli impianti di riscaldamento a gas, mentre viene consigliata la pulizia della canna fumaria 3 volte l’anno per i combustibili solidi, come la legna. Ovviamente molto dipende da quanto la stufa viene utilizzata, ma in generale non bisognerebbe superare i 12 mesi tra una pulizia e l’altra. Se si fa questa operazione una volta ogni 12 mesi il momento migliore è all’inizio dell’autunno prima di cominciare ad usarla, per evitare che alla prima accensione prenda fuoco.
Bisogna però richiedere un intervento urgente di pulizia della canna fumaria quando si avverte odore di bruciato o quando si nota che cade fuliggine dal condotto o quando si nota la presenza di fumo negli ambienti riscaldati. Per la pulizia della canna fumaria la normativa relativa è la UNI 10683 che stabilisce appunto di legge la cadenza annuale della pulizia da farsi per mano di personale qualificato. La certificazione costituisce una tutela in caso di incendio, altrimenti si viene considerati responsabili.
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